Alcamo, 1976.
La dimensione in cui matura l’esperienza artistica di Francesco Fontana è fortemente intima, quasi una sorta di processo che l’artista compie per dare una direzione al suo lavoro, è quasi una verifica della condizione della sua stessa esistenza.
Nelle opere di Francesco Fontana appaiono chiare le matrici di una ricerca fatta d’introspezione, osservazione, dubbi, risoluzioni e rinnovate certezze.
Un lavoro in cui disegno e pittura si nutrono di tecnica, di un linguaggio sempre più asciutto, lineare e anche simbolico, fino a divenire via via chiuso, quasi puro colore, pittura che diventa materia, astrazione.
Francesco Fontana trascorre la sua infanzia tra le campagne siciliane imparando a osservare i colori e le forme di un paesaggio unico.
Da sempre attratto dall’algebra, compie studi tecnici.
Comprende in seguito che la sua intelligenza creativa non accetta i vincoli della matematica come valori assoluti e dunque si avvicina alle arti.