Renato Tosini, artista siciliano, con le sue opere pittoriche, non ammette intromissione alcuna, né di stile né di pensiero di corrente. La luce, i colori, i vestiti indossati dai personaggi di Tosini, con la inconfondibile bombetta, lo collocano lontano, nel tempo e nello spazio, da una Sicilia vibrante di colori, profumi ed armonie.
Eppure qualcosa di siciliano fa capolino dalle opere di Tosini: è il gusto irrefrenabile della satira alla quale non può rinunciare un “siculo”, un bisogno vitale che alle volte è crudele ma mai volgare scherno; è un “velato sorriso” sulle miserie dell’umanità, un atteggiamento filosofico di vedere la vita che tutti i siciliani, nessuno escluso, ha retto nei secoli, a barriera contro gli insulti della storia di una terra tanto agognata quanto depredata dei suoi beni, ma non nell’anima popolare, immortale per cultura, tradizioni e affetti.
Tutta la pittura di Tosini è in bilico altalenante fra realtà e sogno, nulla è definito o indefinibile, solo la sua grande carica intellettuale è un punto fermo: i suoi messaggi chiari ed imperativi sono lì, davanti a noi, per essere ascoltati ed attuati come consigli provenienti da un “grande vecchio” disincantato, ormai libero da condizionamenti e, meno che mai, da deludenti frivolezze.